Siria, Hillary Clinton da sponsor dei terroristi alle fiction per le combattenti curde
In primis facciamo una premessa, pur riconoscendo il valore dei combattenti curdi e curde, ci adattiamo alla vulgata, contro l'ISIS, dobbiamo ricordare che al momento, i curdi nelle 'Forze democratiche siriane', FDS, fanno da palo agli USA nel furto di petrolio alla Siria.
Intanto i siriani, a causa della mancanza di petrolio che addirittura fino a 10 anni esportavano, anche in Italia, hanno elettricità per sole 2 ore al giorno non hanno carburante e in un inverno particolarmente gelido, devono bruciare le pezze in casa per riscaldarsi. Nel frattempo le loro risorse energetiche sono gestite dalle società statunitensi e sorvegliate dai curdi insieme ai soldati dello Zio Sam.
Seppur volessero comprare il petrolio non possono, perché le sanzioni USA non lo permettono e sono sanzionati anche coloro che vogliono rifornirlo, come l'Iran.
Precisamo che, la lotta all'ISIS ha visto protagonisti tantissimi giovani dell'esercito siriano, di Hezbollah, di altre formazioni popolari che dai media vengono ignorati, perché si è creato l'orpello della lotta delle donne del Rojava.
Fatta questa premessa arriviamo al dunque, ovvero, Hillary e Chelsea Clinton stanno producendo una serie televisiva basata sulle imprese delle combattenti curde in Siria. Una melassa sul femminismo che poco avrà a che fare sul ruolo delle combattenti curde, servirà solo alla retorica "dirittoumanitaria" dell'occidente.
Seppur la Clinton abbia sempre mostrato appoggio per le unità popolari curde, le YPG, in funzione anti Assad, nel 2012 disse che "doveva andarsene", cosa non avvenuta, appoggiando quei gruppi terroristici sostenuti da Qatar e Arabia Saudita salvo poi pentirsene per il loro appoggio all'ISIS. Un verminaio rivelato da Wikileaks.
Ora sul web molti le hanno fatto notare l'incoerenza del suo comportamento. Infatti, suo marito Bill, durante il so amndato, inserì il Partito dei lavoratori curdi, il PKK, nella lista delle organizzazioni terroristiche. Senza dimenticare come nella cattura del leader Abdullah Ocalan, ci sia stato lo zampino anche della CIA.
In verità, non c'è nessuna contraddizione è un modus operandi degli statunitensi. Nella loro storia si sono serviti anche di coloro che apparentemente potevano essere loro nemici.
Gli USA si sono serviti dei mafiosi per sbarcare in Italia durante la seconda guerra mondiale, dei fascisti in Italia negli anni '60 e '70 del novecento per attuare la strategia della tensione in chiave anticomunista e dei jihadisti contro l'URSS in Afghanistan. Repubblicani o Democratici non fa nessuna differenza.
Quando queste entità non servono se ne liberano e in qualche caso gli fanno pure guerra come con i talebani e al Qaeda.
Ecco perché, in Siria, parte delle forze di sinistra non lo vogliono capire, il nemico non è l'ISIS, ma è Assad e l'asse della resistenza con Iran, Hezbollah, i gruppi palestinesi in funzione anti israeliana.
Dispiace che i curdi si prestino a questo gioco degli statunitensi e, invece, di fare da palo a Zio Sam nel furto di petrolio, potrebbero negoziare con Damasco un accordo politico senza interferenze esterne.
Prima o poi i curdi, lo aveva già fatto in parte Trump, non serviranno più e verranno abbandonati al loro destino, o meglio dire alla vendetta di Erdogan.