Russia: non dialoghiamo con l'UE per "mancanza di interlocutori sani di mente"
Non ci sono quasi più "interlocutori adatti", ecco perché Mosca non sta dialogando con l'Unione Europea, ha spiegato martedì il rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Vasily Nebenzia.
Secondo Nebezia, "quello che un tempo era un club di integrazione ragionevole, che promuoveva progetti di cooperazione con la Russia, è alla fine diventato un blocco russofobo indurito e aggressivo che ha messo a repentaglio la sua energia, il suo benessere economico, sociale e finanziario in uno scontro insensato con il suo vicino orientale", aggiungendo che "ora è più evidente che mai che l'UE sta rapidamente perdendo questo scontro".
Il diplomatico h ricordato che "la Russia non dialoga con l'Unione Europea da molto tempo, non perché lo abbiamo interrotto noi, ma perché lo hanno fatto i paesi dell'UE e semplicemente non abbiamo più interlocutori sani di mente in Europa.".
Inoltre, il rappresentante russo ha osservato che l'incontro odierno, sull'interazione delle Nazioni Unite con le organizzazioni regionali, "ne è una perfetta illustrazione", perché "l'oratrice è stata la nuova Alta rappresentante dell'UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, la dichiaratamente russofoba Kaja Kallas", che dall'inizio del conflitto ucraino è diventata “uno degli alleati più affidabili del regime di Kiev e uno dei suoi più severi critici nei confronti della Russia.”
"Colleghi, come immaginate la nostra conversazione con personaggi del genere, che da molti anni odiano la Russia con un odio feroce?" ha chiesto, assicurandoci che Mosca è disposta a mantenere un dialogo reciprocamente rispettoso con quei paesi dell'Unione Europea che mettono al primo posto i propri interessi nazionali e l'impegno per il ripristino della pace nel continente europeo.
"E quanti più stati europei non condivideranno le convinzioni russofobe della Sig.ra Kallas e dei suoi colleghi, tante più opportunità di sviluppo pacifico e progressivo avrà il nostro continente comune", ha concluso.