Russia: A Cuba gli Usa applicano il solito schema delle "rivoluzioni colorate"
La portavoce del Ministero degli Esteri russo, María Zakhrova, ha commentato oggi il rapporto dell'attuale situazione sociale a Cuba con il blocco statunitense dell'isola.
La diplomatica ha criticato l'"aperta insolenza" con cui le autorità statunitensi attribuiscono le proteste a Cuba dello scorso fine settimana alle azioni del governo locale.
"Un particolare cinismo di Washington è che durante l'intero periodo dell'esistenza rivoluzionaria di Cuba, ha deliberatamente perseguito una strategia di soffocamento del paese, discriminando la sua gente e distruggendo l'economia", ha ricordato.
Queste "sanzioni infinite e assolutamente illegali" hanno colpito fortemente anche le forniture dei "beni di consumo più essenziali, compresi cibo e medicinali", ha lamentato la portavoce, rilevando che le misure sono state ulteriormente inasprite durante la pandemia da coronavirus.
Si tratta, secondo la diplomatica, di una strategia per promuovere le cosiddette “rivoluzioni colorate” che è già stata applicata in altri Paesi con governi non graditi a Washington.
«La logica è semplice. […] In primo luogo, […] si introducono sanzioni, si creano o si introducono problemi artificiali dall'esterno, ma esercitano una pressione sulla situazione socio-economica del Paese alimentando sentimenti antigovernativi. E quando la 'massa critica' si accumula, tutta la colpa ricade sul governo nazionale", ha concluso.