Putin sul Nobel: "Non spetta a me giudicare, ma il premio ha perso autorevolezza"
Il Presidente russo Vladimir Putin è intervenuto oggi sulla mancata attribuzione del Premio Nobel per la Pace 2025 a Donald Trump, un'esclusione che ha deluso le aspettative del leader nordamericano. Nel corso di una conferenza stampa durante la sua visita di Stato in Tagikistan, Putin ha precisato che la decisione non è di sua competenza.
Il Cremlino ha tuttavia espresso forti perplessità sull'operato del Comato Nobel, affermando che già in passato il premio è stato assegnato a persone che "non hanno fatto nulla per la pace". Queste scelte, ha osservato Putin, "hanno danneggiato enormemente l'autorità di questo riconoscimento".
Riguardo al merito di Trump, Putin si è detto cauto: "Non lo so". Ma ha subito aggiunto che il Presidente degli Stati Uniti "sta facendo molto per risolvere crisi complesse che durano da anni, anche decenni". Il leader russo ha assicurato di sapere "con certezza" che Trump si sta impegnando con sincerità per trovare una soluzione al conflitto in Ucraina.
Putin ha poi respinto l'idea che lo "slancio di Anchorage" si sia esaurito, riferendosi al vertice con Trump in Alaska dello scorso agosto. "Alcune cose sono andate bene, altre no, ma forse si potrà realizzare molto di più sulla base degli accordi e dei colloqui di Anchorage". Ha ribadito che Trump "senza dubbio si sforza e lavora su queste questioni per raggiungere la pace".
Come esempio più lampante dei progressi diplomatici di Trump, Putin ha citato la situazione in Medio Oriente, dove Israele e Hamas hanno concordato questa settimana la prima fase di un piano di pace per la Striscia di Gaza. Il Presidente russo ha anche rivelato di aver concordato con il Primo Ministro iracheno, Mohamed al Sudani, di rinviare il vertice Russia-Lega Araba proprio per "non interferire nel processo in corso".
"Non è forse un risultato? È un risultato", ha affermato Putin, tornando a sottolineare l'importanza del cessate il fuoco raggiunto a Gaza. Ma ha chiuso con una domanda retorica: "Ripeto, non sono io a dover decidere. Questo premio è all'altezza di risultati del genere?".
Il Premio Nobel per la Pace 2025 è stato assegnato all'oppositrice golpista venezuelana, esponente dell'estrema destra, María Corina Machado. La Casa Bianca, tramite il direttore delle Comunicazioni Steven Cheung, ha criticato aspramente la scelta, accusando il Comitato Nobel di "anteporre la politica alla pace".

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