Protesta presso l'Ordine dei Giornalisti: verità e solidarietà per la Palestina
La narrazione mediatica sugli eventi in Palestina dove Israele ha ripreso con rinnovata ferocia ad attaccare ad attaccare Gaza dal cielo con i caccia, dal mare e da terra è vergognosa. Non c’è altro modo per definire la copertura degli eventi, che segue un copione già visto ogni qualvolta i tentativi di pulizia etnica israeliana subiscono un’accelerata. Il racconto infatti è completamente teso a ribaltare la situazione reale Israele deve apparire come un paese sostanzialmente costretto sulla difensiva dagli estremisti palestinesi che attaccano con i razzi le città dello Stato ebraico.
Una narrazione fasulla. Israele è uno dei paesi più armati del mondo e ormai ha disintegrato ogni speranza palestinese di ottenere una parvenza di autonomia.
I notiziari italiani non si sottraggono per niente a questa narrazione. Per questo gli attivisti di Cambiare Rotta - organizzazione giovanile comunista, OSA - Opposizione studentesca d'alternativa e Potere al Popolo! Roma, hanno protestato presso la nazionale dell'Ordine dei Giornalisti in via Sommacampagna, 19 a Roma.
"Ci siamo presentati nelle sede centrale dell'Ordine dei Giornalisti dopo le continue mistificazioni e la falsificazione dei fatti da parte dei principali giornali e media del nostro Paese sul massacro del popolo palestinese in atto - spiegano gli attivisti - È stata ignorata per settimane la pulizia etnica in corso a Gerusalemme e ora si prova a nascondere l'impossibile simmetria che esiste tra l'oppressione israeliana, perpetuata da 73 anni con il consenso della comunità internazionale, e la più che legittima resistenza palestinese".
"Siamo al fianco della dignità di un popolo che lotta per affermare politicamente la sua esistenza e denunciamo fortemente il tentativo di tutto l'arco parlamentare e dei mass media di narrare il massacro in atto come una guerra", si legge in un comunicato diffuso dagli attivisti.