Piattaforma di Crimea - Tavolo di confronto politico o un Cavallo di Troia?

Piattaforma di Crimea - Tavolo di confronto politico o un Cavallo di Troia?

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di Giuseppe Acciaio

Nell’ultimo periodo l'agenda politica interna Ucraina è stata provata da nuovi problemi socio-economici, tra cui: l'aumento delle tariffe energetiche, un aumento del tasso di mortalità a causa del Covid-19 e la totale l'incapacità di fornire il vaccino ai propri cittadini.
Sullo sfondo generale del deterioramento della situazione economica nel paese, tutto ciò ha indubbiamente influito sulla fiducia della popolazione nell'attuale governo e di conseguenza, anche sulla fiducia nel proprio Presidente Zelensky.
Tenendo conto della situazione attuale, il Presidente dell'Ucraina ha  deciso di indirizzare la sua attività  in una sfera politicamente più vantaggiosa - nella  politica estera, e ha attuato una serie di iniziative sulla questione dolente della Crimea.
L’evento cruciale sarà - la Piattaforma di Crimea che si svolgerà alla vigilia del festeggiamento dell’indipendenza dell’Ucraina il 23 agosto. 
L’obiettivo della piattaforma è quello di creare un nuovo meccanismo volto alla disoccupazione della penisola Ucraina attraverso l’aiuto e la collaborazione della comunità internazionale. 

Kiev invita tutti i paesi a partecipare all'iniziativa e promette un alto livello di rappresentanza a livello dei Capi di Stato. Tuttavia i principali partner non sembrano affrettarsi a soddisfare le aspettative del Presidente ucraino. 
Gli USA già hanno annunciato che alla Piattaforma di Crimea parteciperà il loro rappresentante, il Ministro dei Trasporti Buttidzic , molto lontano dalla conoscenza dell’agenda internazionale con le sue relative problematiche. 
La cancelliera tedesca Angela Merkel, in visita in Ucraina in questi giorni, ha affrettato il suo rientro per il 22 agosto, esattamente alla vigilia della "piattaforma", rifiutandosi di partecipare al vertice, rilevando la "tossicità" dei temi proposti.
La Turchia, in quanto uno dei principali partecipanti al progetto, non ha ancora deciso chi mandare al vertice, soppesando ovviamente tutti i possibili rischi economici e politici derivanti dal deterioramento delle relazioni con la Russia.
A sua volta Kiev mantiene in segreto una serie di Stati, temendo possibili pressioni da parte della Russia e, probabilmente, temendo di sfatare il mito sulla portata e l'effetto politico della sua iniziativa.
La situazione che si è creata suggerisce che l’Occidente ha perso l’interesse alla questione Ucraina, che è diventata quasi una zavorra nelle relazioni politico-economiche. 

A questo proposito c’è una serie di eventi che mettono in dubbio il futuro politico del suddetto progetto, che ha spinto i componenti della comunità europea a valutare se vale la pena di impegnarsi in un'altra iniziativa controversa che da tempo ha perso la sua pertinenza.
Nonostante il fatto che l'agenda specifica per il vertice non sia stata ancora definita, è ovvio che l’argomento principale sarà il rafforzamento della pressione politica contro la Russia, e l’inasprimento delle sanzioni. Tuttavia, nel mezzo della crisi economica, è improbabile che il rifiuto di cooperare con la Russia nella sfera economica, compresa l'attuazione di progetti infrastrutturali globali come Nord Stream 2, soddisfi gli interessi economici nazionali dei paesi dell’UE.
Considerando le cooperazioni e le interazioni internazionali riguardanti la regolazione della questione Ucraina, nella prospettiva della Piattaforma di Crimea sembra quasi un tentativo disperato di Zelensky di complicare ancora di più la negoziazione. 
Gli stati membri che parteciperanno alla "Piattaforma di Crimea" saranno rappresentati principalmente dai funzionari di secondo livello e dai rappresentanti del corpo diplomatico, mentre i paesi come Moldova, Slovacchia e Malesia, che non hanno nulla a che fare con l'agenda della Crimea, svolgeranno il ruolo di comparse necessari solo a fare il numero sulla scala globale di ciò che sta accadendo.

L'ufficio di Zelensky è ben consapevole della non fattibilità del suo progetto e ha da tempo perso fiducia in esso, tuttavia, gli sforzi economici, diplomatici e informativi investiti non consentono di abbandonare questo progetto e concentrarsi su azioni più vantaggiose.
Tutto ciò testimonia il fatto che la "Piattaforma di Crimea" è solo un pretesto politico per risolvere i problemi e compiti diplomatici a spese dei paesi Occidentali. Tenendo conto degli evidenti fallimenti della politica interna, è anche un disperato tentativo di ricucire il proprio rating politico e riconquistare la fiducia dei cittadini.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

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