Mani Pulite compie 30 anni. "E' l'argomento su cui ho cambiato idea più radicalmente"
Raramente a distanza di soli trent'anni un avvenimento all'epoca salutato con giubilo viene ricordato con una dose largamente prevalente di mestizia.
E' il caso della ricorrenza dei 30 anni di Mani Pulite. Personalmente, credo di poter dire che è l'avvenimento sul quale ho più radicalmente mutato opinione e giudizio nel corso del tempo. A parziale discolpa posso dire che all'epoca nessuno di noi collegò strettamente quella stagione alla firma del trattato di Maastricht, che avvenne pressoché in contemporanea e del quale nessuno colse il carattere epocale e difficilmente reversibile del condizionamento che ci veniva imposto.
Le cose divennero parzialmente più chiare l'anno successivo, quando la Corte costituzionale sospinta da una campagna di stampa assordante accolse un referendum chiaramente eversivo e incostituzionale come quello proposto da Segni e beatificato dai postcomunisti. Ma ormai era già troppo tardi, e più che salvare la propria coerenza votando contro non fu possibile fare.