La Turchia convoca l'ambasciatore italiano per le «inaccettabili, populiste e brutte» parole di Draghi
Il ministero degli Esteri turco ha convocato l'ambasciatore italiano mentre il ministro degli Esteri Mevlüt Çavusoglu ha condannato fermamente le “dichiarazioni inaccettabili” del premier italiano Mario Draghi sul presidente Recep Tayyip Erdogan.
L'ambasciatore Massimo Gaiani, che è ambasciatore italiano in Turchia dal gennaio 2019, è stato convocato per le dichiarazioni di Draghi, in cui ha definito il presidente Erdogan un "dittatore".
Mario Draghi in conferenza stampa ha affermato: «Erdogan è un dittatore di cui si ha bisogno. Non condivido affatto il comportamento di Erdogan. È stato un comportamento di cui mi dispiace moltissimo per l’umiliazione che la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha dovuto subire».
In un messaggio su Twitter, Çavusoglu ha scritto che la Turchia condanna fermamente le osservazioni "inaccettabili, populiste e brutte" del primo ministro Draghi sul presidente Erdogan.
Atanm?? ?talya Ba?bakan? Draghi’nin kabul edilemez popülist söylemini ve seçimle göreve gelmi? Cumhurba?kan?m?z hakk?ndaki çirkin ve hadsiz ifadelerini kuvvetle k?n?yor, kendisine iade ediyoruz.
— Mevlüt Çavu?o?lu (@MevlutCavusoglu) April 8, 2021
Ha aggiunto che la Turchia “rispedisce” le osservazioni al mittente.
Le parole di Draghi sono arrivate dopo che le immagini che sembravano mostrare la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen senza sedia durante un vertice ad Ankara. La situazione ha suscitato critiche intense e accuse sui social media. Tuttavia, Çavusoglu ha osservato che la disposizione dei partecipanti al vertice bilaterale tra UE e Turchia era stata precedentemente discussa con il blocco ed era stata realizzata secondo i loro suggerimenti.
Il capo del protocollo del Consiglio dell'UE ha osservato che l'incidente potrebbe essere stato provocato dall'ordine del protocollo stabilito dal trattato dell'UE, evidenzia il quotidiano Daily Sabah.
"In generale, il protocollo per i paesi terzi fa una chiara distinzione tra lo status di capo di Stato, assegnato dal presidente del Consiglio europeo, e lo status di primo ministro, del presidente della Commissione", ha affermato il dirigente di Bruxelles.