La Turchia contro l'isteria occidentale: "Devono stare attenti con la retorica di guerra"

La Turchia contro l'isteria occidentale: "Devono stare attenti con la retorica di guerra"

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Gli Stati Uniti sono tornati a suonare la grancassa dell’imminente invasione russa dell’Ucraina. A loro sostegno sono accorsi i soliti media mainstream a paventare gli scenari più foschi e i piani della Russia per prendere Kiev in pochi giorni. 

Parimenti alcuni paesi NATO, tra i più vassalli come l’Italia, si sono subito conformati e hanno fatto propria la narrazione statunitense sull’imminente invasione russa. Nonostante questa sia stata più volte annunciata da Washington, ma mai nei fatti avvenuta. 

La stessa Ucraina per bocca del presidente Zelensky ha affermato di non ravvisare alcun segno di questa invasione russa imminente.

Ci sono invece alcuni paesi della NATO che hanno deciso di non conformarsi alla narrazione guerrafondaia statunitense. Tra questi troviamo un membro NATO di un certo peso come la Turchia. 

Ai microfoni dell’emittente CNN Türk, il ministro degli Esteri di Ankara, Mevut Cavusoglu, ha affermato che i paesi occidentali devono essere attenti alla loro retorica e alle dichiarazioni che alludono alla guerra, perché queste possono causare panico.

Il ministro ha richiamato l'attenzione su diversi rapporti di intelligence e ha aggiunto che le fonti russe e bielorusse con cui la Turchia è in contatto negano le accuse occidentali. Non ci sarebbe in programma nessuna imminente invasione dell’Ucraina. 

"Non c’è un'atmosfera di panico. Siamo in costante contatto con la nostra intelligence e altre istituzioni", ha detto il diplomatico di punta della Turchia.

"Dobbiamo essere preparati contro tutte le possibilità… ma dobbiamo concentrarci sul disinnescare la tensione", ha poi aggiunto il ministro turco. 

Cavusoglu ha sottolineato con fermezza che l'obiettivo della Turchia è quello di prevenire i conflitti.

"Figuriamoci la guerra, qualsiasi tensione colpisce tutti noi. Colpirebbe l'economia, la sicurezza energetica, il turismo", ha detto, aggiungendo che avrebbe parlato con il suo omologo russo Sergei Lavrov il prossimo mercoledì. 

La Turchia ha seguito da vicino gli sviluppi della vicenda ed è in stretto contatto sia con Kiev che con Mosca. Ankara si è anche offerta di mediare i colloqui tra le parti. 

Mosca però non ha mostrato alcun interesse, visto anche che quello che vuole maggiormente sono le garanzie di sicurezza dagli occidentali. Con la NATO che smetta di avanzare verso la Russia come ha fatto ininterrottamente dalla caduta dell’Unione Sovietica e la scomparsa del campo socialista. I problemi con l’Ucraina sono alquanto secondari.

Il presidente russo Vladimir Putin ha comunque accettato l'invito del presidente Recep Tayyip Erdogan a visitare la Turchia in mezzo alle tensioni e il viaggio quando la pandemia e gli impegni lo permetteranno, ha reso noto il Cremlino.

Fabrizio Verde

Fabrizio Verde

Direttore de l'AntiDiplomatico. Napoletano classe '80

Giornalista di stretta osservanza maradoniana

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