La strage dei 700 mila negli USA: le regole del gioco del capitalismo (e la sinistra)

La strage dei 700 mila negli USA: le regole del gioco del capitalismo (e la sinistra)

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

di Daniele Burgio, Massimo Leoni e Roberto Sidoli.

 

Regole del gioco del capitalismo di stato (e la sinistra).

Quasi tutta la sinistra occidentale, compresa la sua sezione antagonista, ha prodotto ben poco rispetto all'epocale e vergognosa strage di ben settecentomila cittadini statunitensi, in buona parte poveri: massacro creato dalla mortale combinazione tra il coronavirus e la spietata, plurisecolare regola del gioco del capitalismo in base alla quale prima vengono i profitti e il processo di accumulazione, come dimostra anche l’esperienza concreta sia dell’amministrazione Trump che di quella di Biden nel corso del 2021.

Se viceversa l’orrendo e prolungato bagno di sangue in via di esame fosse avvenuto a Pechino e in Cina, gran parte delle forze di sinistra delle metropoli imperialiste avrebbero emanato e prodotto un flusso ininterrotto e indignato di analisi, di commenti e di prese di posizione come avvenne in precedenza per i “ragazzi di Hong Kong”, anticomunisti e con le bandiere a stelle e strisce, nel corso del 2014 e del 2019.

Inoltre la sinistra, ivi compreso il suo segmento più acceso, ha finora mantenuto un timido riserbo riguardo alla cifra astronomica e sconvolgente di circa 11.000 miliardi di dollari di denaro pubblico statunitense, indirizzato e rivolto essenzialmente alla socializzazione delle perdite (borghesi) e alla privatizzazione dei profitti: una massa immensa di risorse pubbliche che il capitalismo di stato made in America ha via via erogato, dall'aprile del 2020 a oggi, durante il più clamoroso e importante processo di salvataggio con soldi statali del cosiddetto “libero mercato”, attraverso l'aiuto decisivo di mamma-stato a favore del processo di accumulazione privata.

Una parziale eccezione all'ennesimo silenzio assordante della sinistra occidentale su tale tematica è costituito da un recente articolo elaborato dal ricercatore Felice Mometti, nel quale è stato evidenziato che “dalla fine di marzo dello scorso anno – il momento in cui dilaga la prima ondata della pandemia negli Usa – a oggi, gli interventi in campo economico, sociale, logistico, tecnologico dello Stato federale superano gli 11 mila miliardi di dollari, dei quali 6.400 già stanziati. Un valore monetario che corrisponde a quasi il 50% del prodotto interno lordo.

Siamo di fronte al più grande intervento politico-economico della storia degli Stati Uniti.

Mentre Trump imperversava su Twitter con teorie fantasiose e pericolose sul virus, suggerendo cure miracolose, un accordo tra senatori democratici e repubblicani permetteva di approvare il Cares Act. Un pacchetto di 2.200 miliardi suddivisi tra helicopter money (denaro a pioggia) a tutti i contribuenti, finanziamenti a fondo perduto, crediti di imposta e detrazioni fiscali alle imprese e alle attività commerciali, indennità di disoccupazione, borse di studio e prestiti agli studenti, una moratoria dei pignoramenti e degli sfratti”.[1]

Abbastanza diffusa risulta altresì la “sinistra” cautela su un'altra regola del gioco del concretissimo capitalismo di stato statunitense, avente per oggetto l'iniquo sistema di tassazione a stelle e strisce, apertamente schierato a favore della borghesia e delle grandi multinazionali.

Nel maggio del 2021 persino il presidente americano Biden “ha sottolineato come i consistenti tagli di tasse di cui hanno beneficiato in questi anni le grandi aziende non abbiano apportato nessun beneficio alla capacità economica del paese. Tra il 2010 e il 2020 “hanno realizzato 1000 miliardi di dollari di profitti” ha detto il presidente spiegando però anche dove sono finiti questi soldi. Il 56% è stato usato per ricomprare le proprie azioni (i cosiddetti buyback), un modo per far salire artificiosamente le quotazioni dei titoli e quindi anche il valore delle stock options che compongono, esentasse o quasi, una buona parte dei super stipendi dei top manager. Un altro 38% è finito in dividendi. Appena l’8% dei profitti è stato destinato a stipendi della forza lavoro e ricerca e sviluppo. E’ anche così che gli Stati Uniti sono scivolati dal primo al nono posto al mondo per capacità di innovazione. “Se porteremo le tasse sulle aziende dal 25 al 28% (in Italia sono al 27%, ndr), sarà comunque il livello più basso dai tempi della seconda guerra mondiale e ben inferiore al 36% del 2017”.[2]

Se vuole finalmente uscire dallo stato semicomatoso in cui è caduta, dopo il tragico triennio anticomunista del 1989-91, la sinistra occidentale dovrà cambiare marcia rapidamente sia sul piano teorico che in quello della praxis: comprendendo innanzitutto, come prima regola elementare, che Lenin fin dal 1921 aveva ragione quando spiegò lucidamente che la politica, intesa come decisiva “espressione concentrata dell'economia”, non poteva e non può tuttora che avere il primato e la supremazia sulla sfera economica.

 

[1] F. Mometti, “Qualcosa di nuovo a Occidente. Appunti sulla transizione americana”, in www.connessioniprecarie.org, 25-09-2021

[2] M. Del Corno, “La quieta rivoluzione di Biden: “Gli Usa non sono stati costruiti da Wall Street ma dalla classe media”. Manovra da 6mila miliardi”, ilfattoquotidiano.it, 28 MAGGIO 2021

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE di Giuseppe Masala Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti