La posta in gioco è quel che resta della Costituzione. Dalla parte del Lavoro, sempre!

La posta in gioco è quel che resta della Costituzione. Dalla parte del Lavoro, sempre!

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

E così, mentre nella stragrande maggioranza dei Paesi con un tasso di vaccinazione uguale o inferiore a quello Italiano (uno dei Paesi al mondo col più alto tasso) si torna alla normalità e non esiste un uso così esteso e discriminatorio del green pass, a Trieste la polizia spara con gli idranti contro dei manifestanti pacifici.

Quelle stesse forze dell’ordine che, col benestare del Governo Draghi (il vile affarista), hanno permesso senza battere ciglio a Forza Nuova di arrivare indisturbata sotto la sede della CGIL, guarda caso proprio a ridosso dell’inizio degli scioperi contro l’infame lasciapassare verde.

Quelle forze dell’ordine che adesso si accaniscono con idranti e manganelli contro i lavoratori portuali di Trieste seduti a terra. Come nella peggior repubblica delle banane. Tra gli applausi scroscianti di Confindustria, della Germania (quello di Trieste è uno snodo cruciale per la logistica tedesca) e dei sindacati confederali (quelli che mentre supportano misure neanche troppo vagamente fasciste, manifestano contro il fascismo).

E ovviamente tra gli applausi scroscianti dei cittadini fascisti che si autodefiniscono sedicenti anti-fascisti e dei compagni per il green pass.

Cioè di quelli che non capiscono (o, peggio ancora, fanno finta di non capire) come il problema del lasciapassare verde riguardi la violazione dei diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione.

Quelli che non capiscono come non si tratti di un provvedimento per tutelare la saluta pubblica, ma di uno strumento di controllo che subordina l’accesso a diritti fondamentali a quelli che, di volta in volta, il Governo di turno riterrà i “comportamenti virtuosi”.

Oggi i nostri diritti ci vengono concessi per 48/72 con un tampone negativo o con i vaccini (in assenza di obbligo, ricordiamolo sempre).

Domani quei diritti ci potranno essere tolti o concessi in base ad altri parametri. Come il pagamento delle tasse o il presunto impatto ambientale del nostro stile di vita. D’altronde si chiama green pass, non Covid pass.

In un ribaltamento clamoroso dei principali articoli della Costituzione. A partire dal terzo.

«È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese».

A molti sfugge la portata di questa battaglia perché confondono il mezzo con il fine.

Il green pass non è il mezzo attraverso cui obbligare surrettiziamente alla vaccinazione quella parte minoritaria della popolazione che per motivi comunque legittimi ha scelto di non vaccinarsi.

È l’esatto contrario. Tamponi e vaccini sono il mezzo per far accettare il lasciapassare governativo. Che è il fine, non il mezzo.

Gilberto Trombetta

Gilberto Trombetta

43 anni, giornalista politico economico e candidato Sindaco di Roma con la lista Riconquistare l'Italia del Fronte Sovranista Italiano

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La tigre di carta è nuda di Clara Statello La tigre di carta è nuda

La tigre di carta è nuda

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti