Il Messico invia aiuti a Cuba e AMLO bolla il blocco degli Stati Uniti come "disumano e medievale"

Il Messico invia aiuti a Cuba e AMLO bolla il blocco degli Stati Uniti come "disumano e medievale"

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Messico: un paese libero e sovrano che accorre in aiuto di Cuba strangolata dal criminale bloqueo statunitense. Un crimine ancor più intollerabile in tempo di pandemia. Arriveranno via mare gli aiuti messicani.

La Liberator, la prima delle due navi della Marina messicana che porteranno aiuti umanitari a Cuba, è salpata ieri dal porto di Veracruz con 612,5 tonnellate di fagioli che saranno consegnati a L’Avana. 

La nave Papaloapan con viveri, medicinali e bombole di ossigeno dovrebbe partire mercoledì mattina per l'isola, colpita dalla pandemia di Covid-19, dal bloqueo, e da proteste strumentali fomentate da Washington. Questa seconda nave dovrebbe raggiungere Cuba nella mattina del 31 di luglio. 

Il quotidiano El Universal riferisce che un totale di 135 membri dell'equipaggio e passeggeri viaggiano a bordo della nave El Libertador, di cui 82 della Marina, 26 dell'Esercito, 25 della Guardia Nazionale e due della Presidenza della Repubblica.

Sarà l'ambasciatore messicano a Cuba, Miguel Díaz Reynoso, a consegnare alle autorità cubane gli aiuti umanitari inviati dal governo di Andrés Manuel López Obrador.

La settimana passata Ministero degli Affari Esteri (SRE) messicano aveva reso noto che sarebbero state inviate a Cuba forniture come latte in polvere, fagioli, farina di frumento, tonno, olio alimentare, benzina, gasolio e materiale medico come siringhe, bombole di ossigeno di tipo T di 1.500 litri e mascherine. Aggiungendo che gli aiuti sono in linea con la politica di solidarietà internazionale del governo messicano. 

Allo stesso modo, il dicastero guidato da Marcelo Ebrard Casaubon ha annunciato che, con il sostegno delle forze armate messicane e nell'ambito della cooperazione internazionale, saranno inviate in Guatemala 150.000 dosi del vaccino AstraZeneca per permettere al paese centroamericano di completare l’immunizzazione della propria popolazione. 

Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha ringraziato Andrés Manuel López Obrador per il suo sostegno all'isola di Cuba e per l'invito alla comunità internazionale a sostenere il paese caraibico contro il criminale bloqueo imposto dagli Stati Uniti.

La nave Papaloapan raggiunse Cuba già nel 2012, allora per consegnare 2.620 lastre di fibrocemento, necessarie alla ricostruzione dei tetti delle case colpite dall'uragano Sandy.

Non solo navi sono state inviate dal Messico a sostegno di Cuba. Poche settimane fa, un aereo Hercules dell'aeronautica messicana ha consegnato all'Avana forniture mediche che il Messico ha donato all'isola per far fronte alla pandemia di Covid-19.

L'aereo ha trasportato 800.000 siringhe con aghi nella Repubblica di Cuba, secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri.

In precedenza, un altro aereo del Ministero della Difesa Nazionale ha riportato a Cuba l'ultimo gruppo di 92 medici e infermieri dell'isola che hanno supportato il personale medico di Città del Messico durante la seconda ondata della pandemia causata dal diffondersi del nuovo coronavirus. 

Il Messico non teme sanzioni

Il presidente Andrés Manuel López Obrador ha assicurato che il Messico non rischia di essere sanzionato dagli Stati Uniti, visto l'invio di aiuti umanitari a Cuba. Il motivo è facilmente intuibile: non ci saranno sanzioni, perché siamo un Paese indipendente, libero e sovrano, e agiamo così, ha detto ieri alla stampa il leader messicano. 

Il presidente ha inoltre ribadito la sua opposizione al blocco economico, finanziario e commerciale imposto dagli Stati Uniti a Cuba, che ha descritto come disumano e medievale.

López Obrador ritiene che non sia concepibile punire una nazione che sta attraversando una difficile situazione sanitaria ed economica.

Questo martedì, in conferenza stampa, ha ribadito il suo appello a separare le esigenze sanitarie dalle questioni politiche e, in tale prospettiva, eliminare quella misura estrema del blocco che rappresenta una grande arretratezza nella politica estera, che impedisce la fratellanza tra i popoli.

López Obrador ha inoltre evidenziato che ci possono essere divergenze ma un popolo non può essere condannato alla fame, alle malattie. Com'è possibile - ha chiesto il presidente messicano - che  a Cuba sia impedito di ottenere ossigeno perché, se una nave di qualsiasi nazionalità trasporta ossigeno sull’Isola, viene punita e non può più entrare negli Stati Uniti!.

La posizione solidale assunta dal Messico a sostegno di Cuba contro il criminale bloqueo statunitense, segnala la grande importanza del ritorno sulla scena internazionale del grande paese nordamericano, che con Andrés Manuel López Obrador ha recuperato sovranità e indipendenza dall’ingombrante vicino del nord. 

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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