Félix Plasencia (min. Esteri Venezuela): "Le sanzioni USA hanno rafforzato il governo Maduro"

Félix Plasencia (min. Esteri Venezuela): "Le sanzioni USA hanno rafforzato il governo Maduro"

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

"Il governo Maduro mira alle migliori relazioni con tutti i paesi senza eccezioni", afferma Félix Plasencia, ministro degli Affari Esteri del Venezuela intervistato dall’emittente RT in occasione della sua visita ufficiale in Russia.

Il ministro degli Esteri venezuelano ha rabadito che Maduro "ha sempre detto di avere le braccia aperte per un incontro con gli Stati Uniti e con tutti i Paesi membri della comunità internazionale”, al contrario di come afferma una certa narrazione che lo dipinge alla stregua di una sorta di autocrate isolato tanto in patria quanto all’estero. 

Al contrario, secondo Plasencia, il Venezuela "continua ad essere oggi un leader fondamentale nella regione" che lavora con “impegno per la la pace, il multilateralismo e la ricerca di un accordo con gli Stati Uniti" e che negli anni passati, durante la presidenza del compianto Hugo Chávez, ha sostenuto la creazione di organizzazioni regionali come l'Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America (Alba), l'Unione delle Nazioni Sudamericane (Unasur), Petrocaribe e la Comunità degli Stati dell'America Latina e dei Caraibi (Celac). 

"Speriamo che gli Stati Uniti si rendano conto che imporre misure coercitive contro il popolo venezuelano è una strada sbagliata che procura solo discredito e vergogna alla popolazione statunitense".

In merito alla sua visita in Russia, il diplomatico venezuelano ha affermato che, sebbene la delegazione venezuelana sia lì "per parlare delle relazioni di entrambi i paesi", lo fa anche a nome del resto delle nazioni latinoamericane, poiché "il Venezuela è la porta naturale del Sudamerica». 

Il prossimo 21 di novembre in Venezuela si celebreranno le elezioni regionali e locali. A tal proposito il ministro ha ricordato che la presenza dell’Unione Europea “è concordata in un documento firmato tra uno Stato sovrano e i 27 Paesi che compongono l’unione”.

"Speriamo che non ci sia violazione di questi accordi, perché farlo significherebbe dare un calcio a quanto concordato", ha aggiunto.

La Missione di Osservazione Elettorale (EOM) dell'UE, che parteciperà al processo elettorale su invito del Consiglio Elettorale Nazionale (CNE), si è impegnata a rispettare pienamente i principi di "imparzialità, obiettività e indipendenza" e a non interferire con le elezioni dove parteciperanno diversi settori dell'opposizione venezuelana che si erano astenuti in precedenti tornate elettorali. 

Sul Venezuela gravano pensati sanzioni che pregiudicano fortemente la qualità di vita del popolo. 
Il ministro degli Esteri venezuelano ha ricordato che le misure coercitive applicate dal governo degli Stati Uniti come misura di pressione per provocare la caduta del governo Maduro “colpiscono il popolo venezuelano e non rovesciano il governo di Maduro, che è emerso più forte da questo processo che va avanti da anni”. 

Ha poi aggiunto che l'imposizione di sanzioni, principalmente rivolte a colpire il settore petrolifero, hanno fatto sì che il Venezuela scommettesse sulla diversificazione della sua produzione di greggio, il cui mercato principale erano gli Stati Uniti. 

"Speriamo che ci sia un governo responsabile negli Stati Uniti che si renda conto che imporre misure coercitive contro il popolo venezuelano è una strada sbagliata”, ha concluso Plasencia.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Potrebbe anche interessarti

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La fine dell'impunità di Israele di Clara Statello La fine dell'impunità di Israele

La fine dell'impunità di Israele

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Togg fii: l’Africa è un posto dove restare di Michelangelo Severgnini Togg fii: l’Africa è un posto dove restare

Togg fii: l’Africa è un posto dove restare

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti