Edificio governativo a Kharkov, "bombe a grappolo" e altre fake news di oggi sulla Russia

Edificio governativo a Kharkov, "bombe a grappolo" e altre fake news di oggi sulla Russia

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Ha fatto il giro del mondo l'immagine dell'edificio governativo di Kharkov colpito questa mattina da un missile. 

Secondo alcuni esperti si tratterrebbe di un lancio partito dall’ovest di Kharkov, che è sotto il controllo delle forze armate ucraine, si tratterebbe di un missile non di produzione russa ma è una modifica ucraina, al sistema a razzo multiplo Smerc’.  L’edificio colpito era stato trasformato dagli ucraini in obiettivo militare, lo avevano riempito di armi e lì bazzicavano il famigerato battaglione Azov e il battaglione della Difesa Territoriale, è situato sulla grande piazza, che otto anni fa del 2014  venne liberata dagli antifascisti disarmati dai nazionalisti ucraini che sostenevano l’Euromajdan.

 

 

Un’altra fake è che la Russia usa i missili di tipo U, cioè sparati dal complesso missilistico tattico di tipo U, che non sono più in dotazione alla Russia ma li possiede solo l’Ucraina quindi si tratta di False Flag m cioè operazione sotto falsa bandiera

Un’altra menzogna che gira è quella che secondo cui la Russia per la sua operazione militare usa bombe a grappolo, stamattina giravano dei video con delle esplosioni vicino a Kharkov, ma nella realtà sono saltati dei depositi di armi e grandi munizioni che erano già stati colpiti, perché il fumo c’era già stamattina.

Un’amica di Donetsk mi manda un messaggio in cui denuncia questa fake news diffusa dalle veline di menzogna internazionale dipingendola come una distruzione di Kharkov, invece si tratta del mio quartiere precisamente Kievskij, periferia di Donezk, l’altro ieri bombardato dagli ucraini una piccola goccia in un oceano di menzogna che però bisogna dire.

Un’altra storia da denunciare, stamattina la missione dell’OSCE ha lasciato la città di Donezk sulle proprie macchine verso la direzione Uspenka, ma quella più grave è che a Kramatorsk  i nazionalisti si sono impossessati di 20 macchine dell’OSCE e sono partiti, dice il vice capo della milizia popolare di Donezk, Eduard Basurin – pensiamo che vogliano fare delle provocazioni contro la Russia, provocare i soldati russi in modo da provocare la risposta e incolpare poi la Russia di aver  sparato addosso o meglio ucciso come cercano, i rappresentanti della Missione internazionale OSCE.

Il compito di sfatare giornalmente tutti i giorni la montagna di notizie false, bieche menzogne che provengono dall’Ucraina è un compito assai arduo, perché si combatte ad armi impari. L’Occidente in mano le redini dell’informazione mondiale quindi è davvero un’impresa pressoché impossibile i mezzi informativi che ha la Russia non permettono di smentire all’istante queste fake news che vengono fabbricate dagli innumerevoli  centri di guerra informatica che dispongono di mezzi finanziari e una potente rete che distribuisce senza barriere.

Il fatto che oggi il presidente ucraino, Zelenskij, abbia parlato al Parlamento Europeo, conferma che sia scappato già il primo o secondo giorno dell’Operazione russa, probabilmente a Lvov, Ucraina occidentale. I suoi video pubblicati erano quindi falsi,  diceva di trovarsi a Kiev invece era già scappato. Zelenski ha detto che tutte le più grosse città dell’Ucraina sono bloccate, chiaramente è una menzogna.  Ci sono altre versioni secondo cui Zelenski si troverebbe sul territorio della Nato perché temono che se dovesse rimanere in Ucraina possa venir preso dai russi e i russi lo possono costringere a firmare qualcosa.

 

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Marinella Mondaini

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Scrittrice, giornalista, traduttrice. Vive e lavora a Mosca

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