"Economia Canaglia": Loretta Napoleoni svela il lato oscuro del nuovo ordine mondiale
Cosa succede quando cinque società private accumulano un potere superiore a quello degli Stati, controllano la tecnologia globale e conoscono ogni nostro segreto, senza offrirci in cambio né protezione né democrazia? È questa la spietata fotografia scattata da Loretta Napoleoni nel suo nuovo libro, Economia Canaglia - Il lato oscuro del nuovo ordine mondiale, al centro di un’intervista che non lascia spazio a mezze misure.
Nel video in calce emergono con chiarezza i contorni di un'analisi tanto lucida quanto allarmante. Al cuore del discorso della Napoleoni c'è il fenomeno dei "Tecno-Titani" – le "Magnifiche Sette" big tech – che, approfittando della globalizzazione e dell'assenza di una "global governance", hanno costruito oligopoli incontrastati.
«Il pericolo maggiore è che noi abbiamo un'industria tecnologica che praticamente sa tutto di noi e quindi, sotto un certo punto di vista, è un po' come lo Stato», afferma l’esperta. Con una differenza fondamentale: «Lo Stato sa tutto di me in cambio di protezione e sicurezza nazionale. Questi [i colossi tech] cosa ci danno in cambio? Il fatto che io posso entrare dentro Facebook e vedere quello che stanno facendo i miei amici del liceo?».
Sono entità sovranazionali che eludono il fisco, sfuggono a ogni controllo e, dietro un'apparente politica-spettacolo, conducono giochi di potere di cui il pubblico sa ben poco.
L’analisi si allarga poi allo scenario globale. Secondo la Napoleoni, non assisteremo a uno scontro frontale tra USA e Cina, ma a un "accordo tacito" gestito lontano dai riflettori. L’equilibrio futuro vedrà la formazione di due grandi blocchi: uno a guida cinese (i BRICS) e uno statunitense.
Il vero punto critico, il "vicolo cieco", è l'Europa. «Il problema vero siamo noi», avverte la Napoleoni. Un continente che, non avendo una strategia unitaria e autonoma, rischia di implodere o di ridursi a "patio trasero degli Stati Uniti", schiacciato in una guerra per procura che non può vincere.
Un’intervista che è un vero e proprio viaggio nelle pieghe oscure dell’economia e della geopolitica contemporanee.

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