Chi grida all'emergenza democratica dov'era quando c'erano governi ben più a destra di quello 'gialloverde'?

Chi grida all'emergenza democratica dov'era quando c'erano governi ben più a destra di quello 'gialloverde'?

Ricordo quando in passato molti dei duri e puri di oggi sostenevano i governi di coalizione con la Margherita e con l'Udeur

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di Danilo Della Valle

Con la partenza del Governo “gialloverde” di Conte il primo dato che balza agli occhi è che l'Italia ha un governo, dopo le giravolte, i tentativi di intromissione e le barzellette che caratterizzano la politica nostrana e quella dei nostri "amici/capi" in Europa. In questi giorni la resistenza maggiore alla partenza del “governo populista” sembra esser venuta dai “mercati” e dalla Ue, con dichiarazioni a dir poco minacciose di vari esponenti di governi stranieri (anche dal Lussemburgo!) e del Commissario Europeo per il Bilancio, ed esponente della CDU, Oettinger, che consigliava agli italiani di votare dopo aver imparato bene la lezione dai mercati (a proposito dello spread). Dopo i goffi tentativi di resistenza al M5s, più che al governo, da parte dell'opinione pubblica, della politica e della Ue, alla fine il Presidente Mattarella dopo un discutibile veto su Savona, a detta di illustri costituzionalisti, pare abbia accettato un governo M5s-Lega.  

A memoria credo sia il primo governo, dal 1994 in poi, che esce dal classico bipolarismo CentroDestra/CentroSinistra. Un terzo polo ha fatto irruzione nella scena politica governista del Paese, il M5s: questo è un altro dato inconfutabile. Il “contratto” con la Lega e l'azione di governo,ci diranno se il M5s potrà esser capace di spingersi oltre e pensare anche ad un futuro solitario alla guida del Paese, o se dovrà affidarsi ad ulteriori intese programmatiche con gli altri partiti. In questi ultimi giorni, nonostante la situazione fosse pesante il M5s ha mantenuto bene nei sondaggi, addirittura secondo delle proiezioni Piepoli – Euromedia in una eventuale nuova elezione avrebbe potuto agevolmente superare il 40% e governare da solo.
Intanto con la notizia del governo Conte si è scatenata la bagarre politica nel Paese, soprattutto sui social dove ormai si riversa il dibattito politico degli italiani, quello che una volta si faceva al bar o nei circoli di Partito. 

Ovviamente, il governo M5s-Lega potrebbe andare incontro a critiche legittime, una volta cominciato a lavorare, tuttativa mi stupisco di una parte di persone che attua una “contestazione” di principio senza precedenti. Premesso che ogni critica è sempre legittima e sacrosanta, vorrei chiedere alcune cose a chi, in queste ore, si sta agitando tanto per la minaccia democratica dovuta alla formazione del "governo più a destra" di sempre della storia della Repubblica o per le future politiche sociali, del lavoro ed estera: cari amici, per quanto riguarda il primo punto credo che il nostro Paese abbia avuto governi ben più a destra di quello “gialloverde”. Eppure nessuno, se la mente non mi inganna, ha mai mostrato tanta preoccupazione, in maniera preventiva, quando in passato oltre alla Lega, che ha anche già avuto il Ministero dell'Interno, i governi “nero-azzurro-verdi” si formavano con gli alleati “moderatissimi” di Alleanza Nazionale o di Forza Italia, che mi sembrano ben più a destra del “populista” Movimento 5 Stelle. 

Per quanto riguarda il secondo punto, cari amici, ricordo quando in passato molti dei duri e puri di oggi sostenevano i governi di coalizione con la Margherita e con l'Udeur, sostenevano gli allora più morbidi votanti del Pacchetto Treu (l'avvio del saccheggio ai diritti dei lavoratori) e delle susseguenti riforme volte a precarizzare il mondo del lavoro; ricordo quanti di voi si sedettero in coalizioni comunali di assai dubbia moralità, al fianco dei non troppo duri e puri della DC, della Margherita e via discorrendo, magari racimolando qualche assessorato; ricordo quando allora non vi strappavate i capelli se “i governi amici” votavano i finanziamenti per le missioni all'estero, e ricordo che i più temerari riuscirono a rimanere con il governo in carica mentre il “baffetto pugliese” (bravo stratega, per carità), avallava i bombardamenti alla Serbia di Milosevic. E ricordo ancora che molti dei “masanielli di oggi duri e puri” sedevano in Europa tra i banchi dell'ALDE, i più liberisti di tutti, ed oggi hanno “accolto” nella loro coalizione e nel loro partito, nonostante la propaganda rivoluzionaria e ribelle, personaggi provenienti da Forza Italia ed Alleanza Nazionale...

Insomma, che sia chiaro, la critica politica ad un governo è sempre legittima se si va sui temi, ma vista l'esagerazione dei proclami “d'opposizione” e di pericolo per la democrazia mi chiedo dove fossero molti di quelli che oggi si stanno strappando i capelli quando succedevano le cose sopra elencate, forse erano in Erasmus o forse erano impegnati a prendere le loro cariche, i loro lavori nei carrozzoni politici dei consorzi e delle partecipate e/o a vincere gli appalti, con l'aiuto di qualche “amico-politico”, per i famosi fondi europei...misteri della “politica”...

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