Bruxelles attacca l'Italia, Mosca invece tende la mano e Conte invita Putin a Palermo per discutere della Libia

Bruxelles attacca l'Italia, Mosca invece tende la mano e Conte invita Putin a Palermo per discutere della Libia

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!



di Danilo Della Valle

Se Bruxelles gira le spalle all'Italia, Mosca tende la mano della pace e dell'amicizia al governo giallo-verde. 

Così potrebbero riassumersi gli ultimi due giorni della politica italiana. Nella giornata di ieri c'è stata la visita del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Mosca, alla “corte” di Vladimir Putin, Presidente della Federazione Russa, per confermare il solido legame di amicizia tra i due Paesi e per impegnarsi reciprocamente in vari settori: 13 sono gli accordi di cooperazione e le intese firmate nella giornata di ieri tra i due Paesi che riguardano i settori più disparati, dall'ambiente all'energia, dalla sanità fino alle infrastrutture. 

Il Presidente Putin ci ha tenuto a ricordare che l'amicizia tra Roma e Mosca è sempre viva, che l'Italia si rifornsice fino al 35% del proprio fabbisogno di gas, che le aziende italiane partecipano attivamente allo sviluppo dell'economia russa e cooperano con le aziende strategiche russe. Anche in ambito culturale la collaborazione tra i due Paesi va avanti, con mostre russe in Italia e viceversa, con il nostro Paese che parteciperà come ospite d'onore al forum culturale di San Pietroburgo. 

Ma non solo cooperazione economica e culturale, i due Presidenti hanno parlato di dossier importanti di politica internazionale: al centro dell'incontro la situazione e gli sforzi di ambo i Paesi per una regolamentazione della situazione in Libia, da discutersi nel forum apposito che si terrà a Novembre a Palermo; la situazione in Siria, dove Conte si è complimentato con Putin per il ruolo della Russia svolto finora ( accordo di Idblib incluso), e quella in Ucraina. 

Il Premier italiano ha confermato che i due Paesi mirano a migliorare la cooperazione in tutti i settori, aggiungendo che il ruolo della Russia è importante nello scacchiere internazionale: “La Russia è necessaria per individuare soluzioni alle principali crisi regionali, che per essere sostenibili devono essere innanzitutto politiche.” Proprio per questo Conte ha approfittato per annunciare la conferenza di Palermo sulla questione Libica e per invitare il Presidente Putin in persona: “manca da molto nel nostro Paese”, ha dichiarato il premier italiano. L'invito alla conferenza in terra sicula sembra esser, oltre che un segnale distensivo verso Mosca, anche un segnale per Haftar, che ancora ha problemi al dialogo con il governo italiano e senza il quale difficilmente si troverà una soluzione alla crisi libica.

Tuttavia non sono mancati attimi di “tensione”, quando sulla mossa degli Usa di minacciare l'uscita dal trattato Inf, sui missili di corto e medio raggio, il Presidente russo ha avvisato l'Europa: “Se gli Usa vogliono fare ricerche in quella direzione significa che ci sarà una nuova corsa agli armamenti. Cosa farà l'Europa – ha dichiarato Putin- permetterà che i missili vengano dislocati sul proprio territorio mettendo a repentaglio la propria sicurezza? Se questo dovesse accadere, noi reagiremo”.

Anche il tema delle sanzioni, tanto caro a Mosca quanto a Roma, è stato toccato. Il Presidente Conte ha dichiarato di non voler esercitare il veto in Europa ma di esser sicuro di poter convincere i partner europei a togliere le sanzioni ed a cominciare un nuovo dialogo proficuo con Mosca.

Intanto secondo molti Conte avrebbe parlato con Putin anche di titoli italiani, invitandoli a comprare. Tuttavia la notizia è stata smentita da ambedue le parti anche se il Presidente russo ha dichiarato : “Non ne abbiamo discusso ma non c’è nessuna restrizione di carattere politico sul possibile acquisto di titoli di Stato italiani. Sappiamo che l'economia italiana ha basi buone ci fidiamo del governo italiano e siamo sicuri che i problemi con la Commissione europea saranno risolti”.

Potrebbe anche interessarti

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La fine dell'impunità di Israele di Clara Statello La fine dell'impunità di Israele

La fine dell'impunità di Israele

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti